Restituiamo la dignità alla paura

La paura è “un’emozione primaria. Significa che la paura è una risposta elementare, diretta, istintiva e che compare subito, appena nasciamo. e che  ci accompagna per tutta la vita.

Il Galimberti, dizionario di psicologia, la definisce così : <<Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga.>>

Le paure sono infinite: qualsiasi cosa può farci paura ! potremmo avere paura dei cani, o delle altezze, di un persona, di una situazione,…potrei continuare al’infinito. Ma in fondo la paura è paura, è la stessa emozione (varia solamente di intensità) qualsiasi ne sia la causa.

Nella nostra cultura ci è stato insegnato ad aver paura della paura : “Non devi aver paura!” . L’abbiamo demonizzata. relegandola tra le emozioni di cui vergognarci e da nascondere.

Io penso invece che dobbiamo restituirle la sua dignità, il suo valore! solo pensando che è una reazione dettata dall’istinto dovremmo darle l’importanza che merita. La paura ci aiuta a non rischiare: se non siamo fisicamente e/o emotivamente pronti ci evita di fare qualcosa.

Un esempio semplice: la paura dei cani. Chi nutre questa paura ha avuto in passato un trauma con uno di questi animali oppure ha sentito dire di qualcuno che lo ha avuto. In entrambi i casi qualora dovesse incontrare un cane non sarebbe pronto a comportarsi e a relazionarsi in modo equilibrato con lui, creando quindi sicuramente una situazione spiacevole. Non è colpa di nessuno, né dell’essere umano né del cane: semplicemente non ci sono i presupposti per dare vita ad una situazione equilibrata, per cui la paura ti avverte di non essere pronto ad affrontarla.

La paura va vista come un salvavita, qualcosa che ci aiuta a non affrontare una situazione potenzialmente pericolosa perché noi non abbiamo (ancora) tutti gli strumenti per affrontarla.

Nasce ora una domanda spontanea: quando e perché superare le nostre paure se sono un salvaguardia della nostra persona?

La paura va vista come una spia di allarme che ci invita a riflettere su cosa manca nel nostro kit di sopravvivenza. Quando ne diventiamo consapevoli,non ci resta altro che cercare di far nostro quello che pensiamo di non avere o quello di cui non abbiamo mai fatto uso. Solitamente tutto ciò che ci occorre per vivere bene e sereni si trova già in noi, solo che per svariati motivi non è ancora stato portato in superficie. Imparando ad ascoltarci sappiamo da soli quando è il momento di superare le nostre paure, quando è il momento di “rischiare” perché ci sentiamo pronti ad affrontarne le conseguenze, quando ci sentiamo sicuri di essere capaci di superare l’ostacolo.

Siamo solo noi a poter decidere se e quando superare le nostre paure: assolutamente non va forzato tutto questo poiché se la paura permane significa che non abbiamo ancora tutto ciò che ci serve per farvi fronte.

Assolutamente non dobbiamo vergognarci di avere paura, anzi! dobbiamo essere grati al nostro Io interiore perché ci sta guidando verso un percorso di crescita ed evoluzione. Smettiamo di dire “non aver paura” ma iniziamo ad invitare a guardare in faccia la paura e a trovare il coraggio di superarla come e quando se ne sente la necessità.

La paura diventa opportunità di conoscersi e di evolvere… e di accettarsi qualora sia una paura così forte da volerci molto tempo per poterla vincere . La paura è un’emozione naturale che l’Universo ci ha donato per poter conoscere e superare i nostri limiti. Imparando a rispettarla , lei rispetterà noi e ci farà da Maestra. Se noi la ostacoliamo e la rinneghiamo lei continuerà a pungerci e a farci male, come un sassolino nella scarpa! Etimologicamente la parola “paura” è da ricondursi alla radice -pat che significa letteralmente percuotere: la paura ci percuote, ci smuove per aiutarci a capire.

Quindi restituiamo la dignità alla paura , siamo grati alla paura perché ci salva, ci fa allontanare dal pericolo sia esso fisico sia emotivo dandoci il tempo di preparaci ad affrontarlo con i giusti strumenti.