Ascoltare il silenzio

La parola “silenzio”  deriva dal latino silentium che significa tacere, non far rumore.

Nella nostra quotidianità il silenzio è un’utopia: ovunque c’è rumore ! suoni, voci, rumori di ogni genere e natura. Nelle rare occasioni in cui ci troviamo immersi nel silenzio .questo ci fa quasi paura ma ci dà un senso di calma e di pace incommensurabili.

Silenziare il mondo esterno è piuttosto difficile se non che impossibile (non vale l’uso di tappi o cuffie!), per cui dovremmo imparare a far silenzio dentro di noi , a far cessare per un po’ il chiacchierio delle nostre menti che è assai rumoroso e che non ci permette di far uscire il nostro vero sé.

I moltissimi impegni di cui sono piene le nostre giornate, le infinite parole che sentiamo da infinite fonti, i ricordi di passate situazioni, i rumori della modernità (radio, tv, telefoni, elettrodomestici, auto,…) tutto ciò crea una cacofonia di suoni che rende la nostra mente satura mettendoci in una condizione di tensione assoluta e di incapacità di pensare, pensare davvero! non quell’accozzaglia di informazioni che non ci portano da nessuna parte.

Abbiamo bisogno di imparare a spegnere i rumori in modo da poter sentire ed ascoltare ciò che ci dice la nostra anima, l’unica che sa guidarci in modo corretto ed efficace ai nostri obiettivi.

Proviamo a riflettere su quante cose facciamo senza “pensare”, inserendo il pilota automatico! la strada per andare al lavoro, lavarci i denti, mandare messaggi, salutare qualcuno per strada senza averlo quasi riconosciuto, fare la spesa… la lista può essere infinita. Non ci rendiamo conto di quanto questo incessante chiacchierio della mente sia un grande dispendio energetico per noi, tanto che a fine giornata siamo esausti !

E poi quando arriva il momento di trovarci di fronte ad un ostacolo , un qualsiasi evento che esce dall’abitudine, ci facciamo prendere dal panico perché non sappiamo più come fare, ci rendiamo conto di non avere le energie per pensare serenamente e chiaramente ad una soluzione , anche semplice.

Per tutti questi motivi è importante imparare ad ascoltare il nostro silenzio, prendersi il tempo per spegnere la mente, non pensare e semplicemente ascoltare il nostro sé che ci indica la via.

Molti hanno l’errata convinzione che meditare sia un pratica yogica che impegna molto tempo e chissà quali talenti.

Il termine “meditazione” deriva dal latino meditatio e significa riflessione. Meditare significa far cessare il chiacchierio di fondo della nostra mente in modo da ascoltare un unico pensiero, concentrarci su di esso e sentire la risposta alla nostra domanda. La mente si acquieta, diventa pacifica ,ritorna al suo stato naturale comunicando direttamente con il nostro cuore.

Meditare può impegnare ore o anche solo pochi minuti, si può fare da sdraiati o seduti o camminando, è utile in qualsiasi momento del giorno e della notte… non ci sono regole ma solo indicazioni!

Nella cultura occidentale la meditazione è piuttosto sconosciuta o addirittura relegata a pratiche di elevata spiritualità! La meditazione può far parte della nostra quotidianità a qualsiasi età ed in tutte le situazioni!

Abbiamo solo bisogno di qualche indicazione e di allenamento! nel  momento in cui ne impariamo i concetti e le indicazioni base poi, grazie alla sua estrema e splendida duttilità, la possiamo personalizzare a seconda delle nostre personalità e necessità .

Riprendendo uno slogan pubblicitario di qualche anno fa…meditate gente, meditate!