Cambiare… quanto è difficile

Il cambiamento è parte integrante della nostra vita. Crescendo cambiamo tutto: corpo, gusti, pensieri, amici, scuole,… dovremmo esserci abituati eppure il cambiamento ci fa sempre paura. Anche quando lo cerchiamo perchè sentiamo il bisogno di una svolta o per necessità perchè quello che abbiamo non va più bene per noi, ci facciamo assalire da 1000 dubbi sul fatto di aver fatto la scelta giusta. Il proverbio dice “mai lasciare la strada vecchia per quella nuova” ma se non lo facciamo come potremo mai crescere e/o scoprire cose nuove magari migliori per noi? e la cosa più particolare è che spesso temiamo anche i cambiamenti degli altri. Il non conosciuto fa paura! Riflettendoci però penso che il nocciolo della questione è che abbiamo poca fiducia in noi stessi sommata ad una cultura dell’errore che destabilizza.
Perchè non dovrei essere in grado di percorrere una strada che non ho mai fatto prima? eppure quando sono nata non sapevo camminare e poi ho imparato… non sapevo andare in bicicletta (i miei fratelli lo sostengono tutt’oggi!) eppure anche se cadendo e sbucciandomi le ginocchia ho imparato… Perchè se mi avventuro in una strada che altri non hanno il coraggio o l’oppurtunità di intrapprendere deve per forza essere sbagliata e fonte di sofferenza?
L’autostima non è solo un bel titolo per riviste o libri di famosi psicoterapeuti, è una relatà quotidiana con la quale dobbiamo o dovremmo fare i conti sempre. Guardarci allo specchio e pensare che siamo esseri viventi intelligenti il cui obiettivo principale è l’evoluzione, la crescita… e questa meta la possiamo raggiungere avendo fiducia nelle nostre capacità ! perchè le abbiamo tutti queste capacità… Tutti noi abbiamo il diritto di arrivare ai nostri obiettivi e soprattutto ne siamo capaci.. Lo so che mi sono ripetuta però non è mai abbastanza perchè tutti noi siamo sempre pronti a denigrarci anzichè riconoscerci i meriti e gratificarci.
La cultura dell’errore è un gran bel problema! siamo impauriti dal poter sbagliare.. è vero che ci sono errori a cui non si può rimediare ma non è sempre deto che questo sia un male! io penso che quando agiamo nel profondo rispetto di noi stessi e del prossimo nessun “errore” è tale. L’esser consapevoli di noi stessi e della nostra realtà ci permette di fare delle scelte coerenti con noi stessi e di cercare il meglio per noi stessi: se poi questo meglio non si rivela tale quasi sicuramente è un segnale che dobbiamo cogliere per migliorare. Quindi l’errore diventa un non errore ma bensì un passaggio necessario per raggiungere il mio obiettivo, la felicità.
Ad esempio: a scuola la maestra mi spiega la divisione; io non ho capito bene il procedimento ma mi vergogno ad alzare la mano e chiedere nuove spiegazioni. Arriva il compito e io lo sbaglio prendendo un brutto voto. E’ un errore??? perchè non vederlo invece come la possibilità di imparare la divisione? e di imparare a non avere vergogna di chiedere quando non si ha capito la spiegazione?
Il fatto è sempre lo stesso ma i punti di vista sono diversi. L’uno, il brutto voto , mi tiene ferma ed anzi mi fa sentire male e umiliata; l’altro mi dà nuove possibilità!
Cambiare è importante nella vita e saper cambiare lo è ancora di più. L’errore non deve essere un tabù o peggio ancora fonte di umiliazione ma deve essere un trampolino di crescita e miglioramento!