La pentola a pressione

“L’dea della pentola a pressione si basa sul fatto che il punto di ebollizione dell’acqua varia in funzione della pressione. In alta montagna, dove la pressione atmosferica è minore rispetto a quella a livello del mare, l’acqua arriva a bollire a temperature inferiori ai 100 °C, mentre se la pressione è sopra la media, saranno necessarie temperature superiori.Per evitare pressioni e temperature troppo alte, la cottura è regolata da due valvole, una di controllo e ancora una vera e propria valvola di sicurezza. È questa la principale innovazione tecnica sulla quale si basa la cottura a pressione. In caso di pressione eccessiva, la valvola di cottura si alzerà e permetterà la fuoriuscita di vapore acqueo, provocando così un’immediata diminuzione della pressione interna.” tratto da Wikipedia.

Spesso , quando penso all’ansia e agli attacchi di panico , mi viene in mente proprio la pentola a pressione!

La nostra vita quotidiana è piena di impegni: dalla sveglia del mattino fino a quando andiamo a dormire la sera. Anche se non siamo liberi professionisti o manager armati di un tablet o di un’agenda cartacea la nostra vita quotidiana è ritmata da impegni ogni attimo della giornata.

Iniziamo dalla sveglia del mattino che non ci consente di svegliarci quando “il nostro corpo ha terminato di riposare e ricaricarsi” ma che ci obbliga ad alzarci ad un orario “forzato”, per continuare poi con l’orologio in mano a decidere quando dobbiamo lavorare, mangiare, bere, andare in bagno  e potrei continuare all’infinito. Parliamo poi dei “doveri” emotivi, delle aspettative di cui ci facciamo carico in quanto papà, mamma, figli, fratelli, fidanzati, amici, vicini di casa, dipendenti, titolari, colleghi….

Ogni giorno cerchiamo di andar incontro a TUTTI i nostri impegni cercando di essere sempre perfetti ma come l’acqua ciascuno di noi ha un punto di ebollizione e quando lo raggiunge la valvola di controllo inizierà a fischiare (ansia) e se non chiudiamo il fuoco sarà la valvola di sicurezza ad emettere l’allarme (panico).

L’organismo umano è un organismo capace di adattamento,cioè si autoregola per far fronte a tutti i cambiamenti imposti dall’ambiente circostante(sia fisico sia emotivo) e da quanto ci viene richiesto tutti i giorni: ma questa responsività ha dei limiti se viene esageratamente sfruttata o se al nostro organismo non viene dato il tempo e la possibilità di ricaricare le batterie.

Quando siamo stanchi (“stato di esaurimento delle energie, delle risorse fisiche, psichiche, morali” definizione tratta dal dizionario) il nostro organismo in toto (mente, corpo e spirito) non è più capace di rispondere in maniera ottimale alle sollecitazioni e questo scatena una serie di reazioni di allarme: ci sentiamo in pericolo di vita e ci prepariamo alla lotta per la sopravvivenza!

Iniziamo così a sentirci  nervosi, poco tolleranti , irritati… iniziamo a non far far fronte in modo ottimale ai nostri impegni e questo comporta un maggiore nervosismo…ci si chiude lo stomaco e perdiamo appetito (togliendoci così energia fisica) oppure ci abbuffiamo come mai prima d’ora (e ciò richiedo un dispendio energetico da parte dell’apparato digerente maggiore del solito)…iniziamo a non dormire bene: abbiamo difficoltà di addormentarci o non riposiamo bene e questo non ci permette di recuperare le energia che ci servono..così il mattino seguente siamo più stanchi, più nervosi,.ecc ecc.

Si va ad innescare un ciclo che, se perdura per lungo tempo, provoca un calo della fiducia in noi stessi (che non è mai in abbondanza!) perché non ci sentiamo all’altezza delle situazioni e si comincia a vivere in uno stato perenne di “pericolo” (stati d’ansia).

Abbiamo bisogno di imparare ad ascoltarci e a rallentare i nostri ritmi quando iniziamo a percepire segnali di stanchezza: quando vediamo la lancetta del carburante sulla riserva ci fermiamo al distributore mentre quando lo stesso segnale lo avvertiamo su di noi continuiamo a marciare! non è un po’ triste? prestiamo più attenzione all’auto che a noi stessi!?!

Prendiamoci il tempo di respirare, impariamo a dire di no quando i troppi impegni ci soffocano, rallentiamo i ritmi.. sembra difficile ma si può!

E quando ci sentiamo sopraffatti dall’ansia chiediamo aiuto a chi può guidarci a trovare la via per ritornare in equilibrio, a chi può insegnarci a mantenere poi lo stato di benessere ogni giorno.